21.11.2019
Triestina: 28 stagioni nella massima divisione, 26 in seconda e 25 in terza serie
L’Unione Sportiva Triestina Calcio nasce il 18 dicembre 1918 dalla fusione delle squadre Trieste Football Club e Circolo Sportivo Ponziana Trieste, a distanza di poco più di un mese dalla fine della prima guerra mondiale che assegnò la città e il suo territorio all’Italia. La sua genesi avvenne nello storico caffè Battisti sito in viale XX settembre 32 e venne ratificata il successivo 2 febbraio 1919.
Partecipò fin da subito al campionato calcistico della Venezia Giulia, scalando ben presto le categorie del calcio italiano: nel 1921 il primo campionato nazionale di III divisione, mentre nel 1924 venne promossa in seconda.
Pur non avendovi diritto, per completare l’organico nel 1929 viene ammessa alla nuova serie A, categoria dove rimase ininterrottamente fino al 1957, l’anno della prima retrocessione della società rossoalabardata. Se il secondo posto nel campionato 1947/48 (con Nereo Rocco alla guida della squadra) alle spalle del Grande Torino rimane la posizione in classifica più ragguardevole mai raggiunta dalla compagine alabardata nel campionato di serie A, il 1938 rimane l’anno in cui più si avvicina al titolo nazionale, scudetto solo sfiorato e terzo posto finale. La dimostrazione della qualità della rosa di quegli anni della Triestina è data dalla quantità di giocatori prestati alla Nazionale, fra i quali Gino Colaussi e Pietro Pasinati.
Nel 1957 la prima retrocessione in serie B alla quale fece seguito un immediato ritorno in A l’anno successivo. Il campionato 1958/59 segnò il canto del cigno della Triestina nella massima serie, con la sua ultima apparizione in A della storia. Da quell’anno in poi seguì un lento periodo di declino nelle serie minori fino a toccare il punto più basso con la serie D nei primi anni ’70. Il ritorno in serie B è datato 1983, a cui hanno fatto seguito una serie di tentativi infruttuosi di promozione in serie A negli anni immediatamente successivi. Nel 1994 il primo fallimento societario e la successiva ripartenza dalla serie D, fino alla doppia promozione attraverso i play-off dalla serie C2 alla B fra il 2001 e il 2002. I successivi nove anni consecutivi di serie B costituiscono il punto più alto della recente storia alabardata conclusasi amaramente con il secondo fallimento del 2012. Poi il periodo più buio e amaro della storia della Triestina, fra ripartenza dall’Eccellenza a salvezza all’ultima giornata in serie D, fino alla scomparsa del marchio dalle maglie.
Dall’aprile 2016, con l’acquisto della società da parte di Mario Biasin, l’inizio di un nuovo percorso, affidato a Mauro Milanese, con l’obiettivo di tornare un passo alla volta nelle categorie che più competono alla società rossoalabardata. Nel maggio 2016 il sodalizio viene riaffiliato con il nome di Società Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Triestina Calcio 1918 (ottenendo inoltre dai tifosi la concessione d'uso dello stemma storico) ed ammesso al campionato di Serie D 2016-2017. Gli alabardati (allenatore Andreucci) chiudono il campionato al secondo posto nel proprio girone, alle spalle della capolista Mestre: grazie alla successiva vittoria nei play-off (battendo prima l'Abano Terme e poi in finale la Virtus Vecomp Verona) acquisiscono il diritto di prelazione su eventuali ripescaggi. Inizialmente, preclusi dal ripescaggio, videro spalancarsi di fatto le porte del professionismo dopo cinque anni dal fallimento, disputando la stagione seguente in Serie C.
Nelle prime due stagioni in terza serie (la prima con mister Giuseppe Sannino, la seconda con Massimo Pavanel in panchina) la squadra coglie un undicesimo e un secondo posto, piazzamento quest'ultimo che nel 2019 la porta a disputare i playoff sino alla finale persa nel doppio confronto contro il Pisa. 28 stagioni nel massimo campionato, 26 in seconda divisione 25 in terza serie.
All'inizio della terza stagione in C, la società solleva dall'incarico l'allenatore Pavanel per sostituirlo con Carmine Gautieri